Cos’è l’armocromia? Quale palette di colori ci valorizza al meglio? Come capire a quale stagione apparteniamo?
L’armocromia è una materia molto affascinante nonché un vero e proprio segreto di bellezza da non sottovalutare. Può infatti aiutarci nella scelta di abiti e accessori, ma anche del makeup e della colorazione dei capelli.
A differenza di quello che si pensa, l’armocromia – che in Italia è diventata un vero e proprio trend solo negli ultimi anni – è una materia molto diffusa nei paesi anglosassoni e ben radicata nel settore del cinema fin dai primi del Novecento – quando iniziarono ad essere prodotti i primissimi film su pellicola a colori.
A partire da quel momento, i colori hanno acquisito sempre più importanza perché era diventato fondamentale capire quali di essi potessero donare di più alle attrici: così nasce l’armocromia insieme alla teoria delle quattro stagioni.
Non tutti i colori sono uguali, specie nell’armocromia!
Sapevi che esistono più di 90 milioni di sfumature di colore?
Ovviamente non tutti i colori sono nostri “amici“, in grado di valorizzarci e di mettere in risalto la nostra carnagione o colore degli occhi.
Anzi, ve ne sono alcuni che tendono a spegnerci e a sciuparci.
Ciò non dipende affatto dal nostro gusto personale, ma da quelle che sono le tonalità in armonia con i nostri colori naturali.
Con questa premessa, probabilmente inizierai a capire perché quel rossetto che ami tanto, non riesce a valorizzare il tuo viso, oppure perché il nero – considerato dai più un evergreen “che sta bene a tutte!” – così tanto bene non ti sta!
Insieme a Barbara Formenti, consulente d’immagine, abbiamo cercato di fare chiarezza e di mettere nero su bianco tutto quello che c’è da sapere su questa splendida e affascinante disciplina che prende il nome di armocromia.
Chi è Barbara Formenti?
Barbara Formenti è una consulente di immagine, esperta di armocromia, che lavora a Milano e Seregno. Nasce a Seregno e dopo una laurea in giurisprudenza ed essersi dedicata all’azienda di famiglia, decide di fare della sua passione un vero e proprio mestiere. Da 3 anni si occupa dell’immagine di donne (e uomini) che, alla base della volontà di rivolgersi a lei per rinnovare il proprio guardaroba, spesso nascondono un vero e proprio bisogno di rinnovamento, a volte anche a seguito di un evento scatenante come la perdita di peso, un avanzamento di carriera, un divorzio, una nuova storia d’amore.
Barbara accompagna queste persone per mano e le porta a scoprire come migliorarsi e, di conseguenza, come arrivare a valorizzarsi a partire dai colori fino ad arrivare a forme e accessori.
Cosa si intende per armocromia e per teoria delle quattro stagioni?
L’armocromia è una disciplina che consente di determinare quale sia la palette cromatica (ovvero, quali siano i colori valorizzanti) di ognuno mixando le proprie caratteristiche cromatiche di pelle, occhi e capelli.
La teoria delle quattro stagioni, introdotta negli anni ’70 negli USA da Bernice Kentner, consente di avere come riferimento cromatico le stagioni dell’anno, proprio per l’affinità fra i nostri colori naturali e quelli tipici della stagione di appartenenza; in altre parole, grazie ad essa possiamo trovare i nostri colori valorizzanti all’interno di quella stagione le cui caratteristiche cromatiche sono simili alle nostre, lavorando per ripetizione (o imitazione).
Il riferimento alle stagioni non ha quindi nulla a che fare con il periodo dell’anno in corso o con la propria data di nascita, ma da caratteristiche quali il sottotono, ovvero la temperatura della pelle, che può essere fredda o calda e che è la caratteristica dominante, che determina in prima istanza se una persona sia riconducibile all’Inverno o all’Estate, le due stagioni fredde, piuttosto che alla Primavera o all’Autunno, le due stagioni calde. Saranno poi il valore chiaro o scuro e l’intensità alta o bassa a determinare la stagione di appartenenza nonché il sottogruppo.
E per sottogruppi?
Individuata la stagione di appartenenza, occorre poi identificare quale sia la propria caratteristica dominante, tipica di quella stagione. Tre sono le caratteristiche: temperatura/sottotono freddo o caldo, valore chiaro o scuro e intensità alta o bassa. A seconda della predominanza di una di queste peculiarità si capisce quale dei tre sottogruppi, all’interno della stagione, sia il proprio, e di conseguenza quali siano le sfumature di colore con le quali staremo meglio. Laddove poi non prevalga alcuna delle tre caratteristiche, si ha che fare con la “stagione assoluta”, che significa che quella persona sarà valorizzata da tutte le tonalità della stagione.
Ad ogni stagione la sua palette. Come si esegue l’analisi dei colori?
L’utilizzo dei drappi colorati è il metodo più sicuro per individuare la propria palette cromatica.
Si procede per gradi: anzitutto è necessario che la pelle del viso sia struccata e non abbronzata, dopo di che si pongono un telo bianco sul busto e uno sui capelli, perché questi ultimi costituiscono un elemento che potrebbe risultare fuorviante. Si è così pronti per dare avvio all’analisi: il primo passaggio consente di determinare il sottotono della pelle alternando dei drappi di colore freddo con il loro omologo caldo e si osserva come la pelle del viso reagisce ai vari colori.
Dopo aver scoperto il sottotono, occorre capire la stagione di appartenenza. Questo passaggio avviene mediante l’utilizzo di un drappo del proprio sottotono, alternandone uno più brillante ad uno più soft. A seconda quindi che l’incarnato regga meglio l’uno o l’altro, si capisce quale sia la propria stagione. A questo punto, presi i colori della stagione e accostandoli al viso, si riuscirà a capire quale tonalità sia la più valorizzante: quindi per l’Inverno può essere più fredda, più profonda o più brillante, per l’Estate più tenue, più leggera o più fredda, per la palette Autunno più tenue, più profonda o più calda e infine per la Primavera più brillante, più leggera o più calda.
Come identificare i colori “amici” che più ci valorizzano e quelli da cui stare lontane?
I colori della propria palette sono quelli che fanno risaltare l’incarnato e gli occhi, danno luminosità, fanno apparire più riposate, ordinate, belle ed eleganti, rendendo nel complesso l’aspetto più armonioso. Per converso, i colori nemici tendono ad accentuare quelle imperfezioni che si vorrebbero invece camuffare: si sembra più stanche, sciupate, disordinate, meno eleganti e trascurate.
In che modo l’armocromia ci aiuta a valorizzarci?
L’utilizzo sapiente dei nostri colori, che non per niente definiamo “amici”, sono un compendio alla nostra bellezza perché creano ordine e armonia al nostro aspetto, producendo un tale equilibrio che anche mixando più colori risulteremo sempre in ordine e piacevoli da vedere, e susciteremo inconsapevolmente l’”effetto wow” in chi ci incontra, ovvero una reazione spontanea, immediata e non supportata da costruzioni razionali.